Elona, (pseudonimo) di origine albanese, ha fatto di Bologna la sua casa dal 1999, scegliendo di lavorare come mediatrice interculturale. La sua storia personale è un'epopea di resilienza, scappando dal suo paese d'origine a causa del conflitto nell'ex-Jugoslavia.
In un momento di estrema fragilità, Elona si è trovata a fronteggiare una malattia, che non solo ha minato il suo corpo, ma ha messo anche a dura prova la sua forza interiore.
Ma in questo momento di crisi, quando sembrava che il destino le avesse voltato le spalle, Elona scoprì una luce nella poesia. È come se l'arte delle parole si fosse manifestata come un'ancora di salvezza, uno "strumento" che le ha permesso di dare voce alle emozioni profonde. La poesia diventa un rifugio in cui può esplorare e condividere le sue paure, le sue speranze e le sue lotte più intime. La sua penna diventa un'arma contro la disperazione, una via per esprimere la bellezza nascosta nella sua sofferenza. Ogni poesia è un piccolo passo verso la guarigione, un atto di coraggio nel confronto con le sfide che ha affrontato nel corso della sua vita.
Scoprendo la poesia come compagna di viaggio, Elona trasforma la sua fragilità in una forza, dimostrando che anche nei momenti più bui della vita, la creatività e l'arte possono essere una fonte di ispirazione.
